Peter Rabbit di Will Gluck – Recensione

 

Disclaimer: tutte le immagini usate, come anche il trailer, appartengono alla Warnes Bros.

Peter Rabbit è un film di Will Gluck, tratto dai celebri libri di Beatrix Potter, che vedono protagonista il pestifero coniglio Peter, qui doppiato da James Corden, famoso soprattutto per il ruolo di Craig in Doctor Who, conduce dal 2015 The Late Late Show with James Corden.

Del cast fanno parte anche Domnhall Gleeson( Harry Potter, Star Wars, Vi presento Christopher Robin), vero coprotagonista nei panni di Thomas McGregor Jr; Rose Byrne (Star Wars, Marie Antoinette, Damage), che è Bea la “padrona” di Peter e della sua famigliola, nonché Sam Neil nei panni del cattivo Thomas Sr.

Margot Robbie (Suicide Squad, Tonya, Vi presento Christopher Robin) ,Daisy Ridley (Star Wars), Elizabeth Debicky (Il grande Gatsby) doppiano invece Flopsy, Coda-Tonda e Mopsy, sorelle di Peter.

Bea, giovane pittrice possiede da anni la simpatica famiglia di conigli a Romwille ma ignora che siano in grado di parlare e provare emozioni assai umane, Thomas Sr, invece lo sa e gli fa guerra da anni, arrivando a uccidere e cucinare i genitori e lasciando così orfani e sbandati i poveri coniglietti.

L’arrivo del giovane Thomas Jr pronipote del feroce Thomas Sr nonché suo erede, mette in allarme Peter e i suoi, che lo perseguitano in tutte le maniere, convinti che lui sia identico al parente.

Man mano che la vicenda prosegue appare evidente che il coniglietto sia geloso marcio del rapporto amoroso che si sta creando tra il giovane e Bea, sempre più affascinata dai modi gentili di Thomas Jr.

Il ragazzo, ex commesso dei magazzini Harrods, si rende conto del comportamento strambo di Peter Rabbit, anche perché lo sente parlare e tra i due scoppia una guerra senza esclusione di colpi, in cui arrivano veramente a tentare di uccidersi a vicenda.

Sarà però l’astuzia diabolica del piccolo coniglio ad avere la meglio, più che la ferocia dei suoi scherzi, allontanando il rivale, cosa che finirà per aprirgli la coscienza sulle sue reali motivazioni.

La commedia di Gluck, già regista di numerosi successi come “La felicità è contagiosa”, è di una “sana” cattiveria, che demolisce l’idea dell’animaletto dolce e perfetto e fa ridere veramente tanto.

Non è niente di originale sicuramente però ci permette di riflettere su come il nostro modo di comportarci, mascherato da buone intenzioni (Peter dice alla sua famiglia che Thomas Jr li vuole uccidere), cela invece gelosie e invidie meschine.

Il ravvedimento finale è toccante, anche perché frutto del ricordo dei suoi genitori, che gli permettono di capire come Bea gli vorrà sempre bene, anche se starà con il pronipote del loro nemico.

Spassoso l’inseguimento di Thomas ad Harrods, dove sembra che i nostri coniglietti siano lì lì per fallire ma infine si fanno comprendere.

Se si vuol ridere con una commedia intelligente e un po’ cattivella, lo consiglio anche perché così si possono scoprire i personaggi di Beatrix Potter, fantasiosa e deliziosa scrittrice inglese.

 

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Silvia Azzaroli

Sono una Scrittrice perché quando scrivo mi sento viva e posso visitare nuovi mondi e nuove terre;

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in particolare Sabina Spierlein (madre della psichiatria moderna),
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